Pagelle Roma, che disastro: questa volta bocciato anche Mourinho

MOURINHO (ALL.) 4
Sarebbe semplice concedergli l’attenuante che lui stesso sventola in tutte le occasioni possibili: la squadra B non vale la squadra A. E poi il campo, il vento, il freddo. D’accordo. E mettiamoci pure il pensiero del Napoli. Ma in questa figuraccia le sue responsabilità nell’assemblaggio e nella motivazione della squadra sono evidenti. Con i cambi ultraoffensivi poi crea le premesse per trasformare la sconfitta in un’umiliazione.
REYNOLDS 4,5
Ha lo sguardo spaurito del dilettante che chiamano all’ultimo secondo per fare numero in una partitella di amici. In effetti conferma di non essere ancora maturo. Per intraprendenza non dispiace ma non basta, neppure in Conference League. A volte si dimentica di marcare, come sul sesto gol. E in attacco si propone senza imporsi. [Debacle Roma, Mourinho è nero: il Bodo Glimt ne fa sei!] Guarda la gallery Debacle Roma, Mourinho è nero: il Bodo Glimt ne fa sei!
KUMBULLA 4
Pattina senza punti di riferimento sull’erba sintetica. E viene spesso preso in mezzo dai dialoghi stretti del Bodo/Glimt. Sul 4-1 sbaglia completamente il tempo dell’intervento e non riesce ad acchiappare Solbakken. Tarda anche sul 6-1, quando ormai la Roma è uscita dal campo.
CALAFIORI 4
Lesson number one. Ricorderà a lungo il volto e la chioma di Solbakken, l’avversario diretto, che lo maltratta. La Roma cede di schianto soprattutto dalla sua parte. E nelle rare sortite offensive, i cross sono imprecisi.
CARLES PEREZ 6
Non chiamatela nota positiva. Però è tra i non imputabili. Si muove, strappa, cerca anche il tiro dalla distanza. E viene premiato velocemente con il primo gol della sua stagione: inserimento, stop e tiro da manuale. Nel secondo tempo però esce completamente di scena: perché?
Tutti gli approfondimenti nell’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio